Autunno: stagione di caldarroste
Le castagne e le caldarroste, con il sopraggiungere dell’autunno cadono a terra, avvolte da una cupola che poi si trasforma in riccio. Sono state per anni il fulcro dell’alimentazione contadina, soprattutto nelle zone montane, grazie al rapporto calorico elevato, rappresentando per alcuni nuclei familiari, l’unica fonte di sostentamento.
Valori nutrizionali
La castagna è costituita dal 56% di acqua, dal 37% di carboidrati, dal 3 % da proteine e dal 2 % da lipidi. Già da questi valori si deduce che il potere calorico non è nullo come possono essere altri frutti, infatti ci fornisce ben 165 Kcal per 100g.
Le castagne hanno inoltre un alto indice glicemico e pertanto persone affette da diabete devono prestare maggiore attenzione.
Questi frutti farinosi infatti, durante la cottura tendono a cambiare composizione, e parte degli amidi si trasformano in zuccheri semplici, rendendoli così inadatti a chi segue diete ipoglicemiche.
Ciò nonostante rimangono un ottimo alimento soprattutto se assunte in quantità moderate, in quanto sono ricche di sali minerali come potassio,fosforo, calcio, zolfo, magnesio, ferro , zinco, rame e manganese.
Presentano anche discrete quantità di vitamine come:
- la vitamina E e la vitamina C, potenti antiossidanti
- la vitamina B2 e PP, fondamentali per il corretto svolgimento delle funzioni del corpo
Come consumarle?
Le castagne sono un alimento che può avere molte espressioni in cucina, dalle semplici caldarroste alle castagne lessate, dal marron glacèe all’impiego di farina di castagna nell’industria dolciaria.
È possibile consumarle:
- A colazione, ad esempio facendo dei pancake con la farina di castagne. In questo modo le proteine dell’uovo o dell’albume abbasseranno così l’indice glicemico dell’alimento
- A merenda, usandole come degli snack spezza-fame, arrostite o bollite.
- Dopo il pasto, ricordandosi di diminuire o eliminare la quantità di alimenti ricchi in carboidrati come pane e pasta.
Sarebbe preferibile non mangiare mai tale alimento crudo, in quanto potrebbe causare in persone predisposte problemi di colite e gonfiore addominale.
Le fibre contenute nella castagna, infatti tendono a fermentare nell’intestino e a produrre aria. Per questo motivo sarebbe preferibile abituare l’intestino a questo alimento incrementando lentamente la sua assunzione.
Detto questo, se non sapete come occupare la vostra giornata, vi consiglio vivamente di passare a Villar Focchiardo per godervi la più antica sagra a livello nazionale dedicata al Marrone.
Consultate il sito: http://www.comune.villarfocchiardo.to.it/sagra-del-marrone/